mercoledì 3 luglio 2013

Kefir di latte

Kéfir (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)



"Grani di kefir
Il kefìr (anche chefir, kefir o kefyr) è una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta dalla fermentazione del latte. Contiene circa lo 0,8% di acido lattico, ha un gusto fresco ed è un alimento nutriente. Originario del Caucaso, è tuttora molto popolare nell'ex Unione Sovietica. A seconda delle diverse modalità di fermentazione il kefir può avere un piccolo contenuto di CO2 e di alcol dovuti entrambi ai processi fermentativi dei lieviti.
Il kéfir tradizionale viene preparato utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e i fermenti o granuli di kéfir, formati da un polisaccaride chiamato kefiran che ospita colonie di batteri e lieviti in associazione simbiotica.
I fermenti del kéfir sono adattabili e quindi utilizzabili anche per fermentare altri liquidi con contenuto di zuccheri come i latti di soia o riso e l'acqua con l'aggiunta di zucchero, frutta o altri aromi..."

Questo è quanto descritto da wikipedia. 
Per quanto mi riguarda il Kefir è una bevanda buonissima (io lo uso solo di latte vaccino, quello di acqua non mi piace e con quello di soia sono in fase di sperimentazione)
Fa bene davvero, essendo ricco di fermenti, è un ottimo aiuto per l'intestino e non solo.
Per quanto concerne la cura è un essere vivente, vuole molte attenzioni altrimenti si inacidisce!
Io ho ricevuto in regalo i miei primi grani di Kefir, circa 20g, li ho lasciati a fermentare in 200 gr di latte vaccino per 24 ore e da lì ho iniziato la mia produzione. 
I grani si moltiplicano a vista d'occhio, tanto che una parte possono essere congelati e riutilizzati in seguito, oppure possono essere impastati con il pane (avendo anche Ophelia, la mia esuberante pasta madre, so sempre come usarli) c'è infine chi li mangia così, a cucchiaiate, ma a me non piacciono.

Mantenimento e produzione:
prendete 20 gr di grani, li mettete in 200 gr. di latte (la dose perfetta è il 10%, ma poi si può variare in base ai gusti e ai tempi). Li lasciate in un barattolo di vetro coperto da un tovagliolo (deve traspirare), in un mobile al buio per 24 ore a temperatura ambiente. Passate le 24 ore potreste trovare una specie di yogurt semi-liquido, come mi capitava quando faceva più freddo o anche una cosa tipo questa:


In questa foto potete vedere come si è diviso il latte dal siero. Non cambia assolutamente il risultato!
A questo punto va mescolato e filtrato per recuperare i grani e conservare il kefir. 
E' importante non utilizzare oggetti metallici, in quanto i grani sono acidi. Utilizzate imbuto, passino e cucchiaino di plastica o bambù. 
Una volta separati bevanda e grani, mettete la bevanda in frigo per farla raffreddare almeno un paio d'ore prima di berla. Ora potete rimettere i grani in fermentazione, quindi pesateli (saranno aumentati, magari solo di un paio di grammi, ma aumentano) mettete il latte in proporzione e ricominciate dal primo passaggio.
Per chi non l'avesse mai assaggiato, il kefir è leggermente acido e frizzantino. Ricorda il gusto di yogurt magro, ma un pò più liquido. Può essere bevuto così oppure con l'aggiunta di zucchero di canna o pezzetti di frutta o, anche per preparare un frullato con frutta o marmellata. 

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